Non c’è bisogno di fare delle ricerche particolari per sapere che più un prodotto è raro, più sale la richiesta e di conseguenza il valore. Questo assioma è valido, per esempio, per le opere d’arte ma anche per i metalli presenti sulla Terra.
Soffermandoci su questi, uno fra i più diffusi è sicuramente il ferro, costituisce circa il 35% della massa del nostro pianeta ed è il sesto per quanto riguarda la concentrazione nell’universo. Conosciuto già dagli Ittiti circa quattromila anni prima della nascita di Cristo, veniva usato per costruire punte di lancia ma anche gioielli perché gli uomini a quel tempo conoscevano solo il ferro meteoritico e non era facilmente reperibile. Quindi era considerato raro e prezioso.
Col passare del tempo le popolazioni hanno scoperto il sistema per estrarlo e quindi ha perso la sua rarità ed è diminuito anche il valore che gli veniva attribuito. Al giorno d’oggi possedere oggetti fatti con leghe di ferro come, per esempio, l’acciaio è comune in ogni famiglia. Gli unici oggetti, per così dire preziosi, che si possono trovare costruiti con leghe di questo minerale, possono essere orologi o qualche monile che deve il costo elevato più alla marca che al valore intrinseco del metallo.
Nell’arco dei secoli, l’uomo ha trovato altri minerali da considerare preziosi, l’argento è uno di questi. La produzione mondiale annuale è altissima, si superano le ventiseimila tonnellate. È abbastanza facile da estrarre e altrettanto da lavorare. È bianco, lucido, tenero ed è il miglior conduttore di elettricità e calore.
Attualmente viene usato in differenti settori: nella fotografia, per coniare monete e per la produzione di componenti elettronici. Annerisce a contatto con l’aria. Ne viene fatto largo uso per produrre oggetti di un certo peso quali cornici, vassoi, posate e simili. Stiamo parlando, ovviamente, della parte dell’oreficeria denominata argenteria.
Si trovano facilmente in commercio anche orecchini, bracciali, collane e anelli. Il loro prezzo è quasi sempre abbordabile ai più. Per essere sicuri dell’autenticità del metallo si deve fare caso al marchio identificazione o punzone. In Italia si usa un numero che, in base alla quantità espressa in millesimi di argento presente nell’oggetto, può essere 800 o 925. Il 999, ossia argento quasi puro, si può trovare su lingotti. Ogni paese segue una propria disciplina legale, per esempio, in Inghilterra, viene usato un punzone con un leone passante a sinistra.
Il platino, altro minerale raro, è in effetti presente sul pianeta in quantità doppia dell’oro, ma la sua estrazione è talmente complicato da renderlo più prezioso dell’aureo metallo. Raramente si trova allo stato puro, è quasi sempre associato ad altri minerali quali l’iridio, il rodio o il rutenio, a volte con ferro e rame o addirittura oro. È praticamente inattaccabile dagli acidi, ancor più dell’oro stesso, si scioglie solo in acqua ragia, miscela composta da acido nitrico e acido cloridrico. Ha un colore bianco grigio simile all’argento.
Inizialmente non veniva molto considerato, tanto che il suo nome, platino, è un diminutivo di plata, che in spagnolo significa argento. Il primo Stato a valorizzarlo è stata la Russia che, nell’Ottocento, lo ha usato per coniare monete. Non avendo la brillantezza dell’oro ed essendo quindi, per così dire più discreto, ed avendo un costo elevato ha un mercato di nicchia. Ma un gioiello di platino ha sicuramente un fascino particolare.
L’oro è considerato il metallo prezioso per eccellenza. Di colore giallo, tenero, duttile e malleabile può essere intaccato solamente dall’acqua ragia e dallo ione cianuro.
In considerazione del suo alto grado di malleabilità non può essere usato allo stato puro, ma in lega con altri metalli. Si ottengono così delle colorazioni che caratterizzano fortemente e gradevolmente gli oggetti di oreficeria che vengono creati. Per mantenere il classico colore giallo si usa una lega composta al 75 % da oro, unito ad un 12 % di argento e un 13 % di rame. Per ottenere oro rosa basta aumentare fino al 20 % il rame e diminuire di conseguenza l’altro metallo.
L’oro bianco ha una percentuale di argento, nichel o palladio pari al 25 %.
Ogni colore e lega vengono preferiti in base al gioiello che si vuole realizzare o alla moda del momento.
La purezza dell’oro si misura in carati. Il metallo puro ha ventiquattro carati. Solitamente, sempre a causa della duttilità, viene usato oro a diciotto carati. È comunque preferibile farsi consigliare da un compro oro di fiducia per non cadere in errore.